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Holy David guida l'arte contemporanea in una nuova era con l'HyperArt

L’HyperArt è il nuovo modo di fare e vivere l’arte, dove la tecnologia è integrata come parte vitale e fondante del processo creativo invece che come strumento a servizio dell’artista.
domenica 25 aprile 2021

ITALIA — 25 aprile 2021 — Holy David, l’artista contemporaneo italiano dietro a Simulacrum, la nuova frontiera dell’online viewing rooms, ha annunciato che nel 2022 la sua presentazione mondiale introdurrà l’HyperArt al mondo dell’arte contemporanea.

L’HyperArt riflette una tendenza a ripristinare un nuovo linguaggio per l’arte contemporanea, andando contro cosa è effettivamente attraente e artistico. Nell’HyperArt si mescolano grafiche, loghi, quadri, foto e illustrazioni. Le influenze del branding, della corporate art e dello sviluppo software sono evidenti nell’HyperArt, come qualità più surreali e azzardate che sono estratte direttamente dai videogiochi CyberPunk e dall’universo cyber.

L’HyperArt ha l’esagerazione del kitsch, l’esplosione del barocco e l’estrema cura di esecuzione del design del prodotto.

L’HyperArt è essenzialmente queer.

L’HyperArt è il nuovo futuro, è fenomenale.

L’HyperArt è il nuovo modo di fare e vivere l’arte, dove la tecnologia è integrata come parte vitale e fondante del processo creativo invece che come strumento a servizio dell’artista. Non strumenti tecnologici bensì organismi tecnologici.

2k22, la nuova e ancora non svelata collezione d’opere d’arte sarà infatti un momento di svolta per l’arte contemporanea. Finalmente incontrerà l’HyperArt nella sua prima forma.

Proprio come l’artista fa e ha sempre fatto nei millenni.Holy David diventa lui stesso strumento vivo della tecnologia e le fa trovare la massima espressione, arricchita e nutrita dal vissuto stesso dell’artista.

«È un processo doppio a due versi, l’HyperArt. Da un lato, c’è l’artista, la parte umana. L’artista connette la sua vita ed esperienza alla tecnologia e da essa si fa arricchire di punti di vista, si fa potenziare. Dall’altro lato si trova la tecnologia e il prodotto tecnologico che può finalmente esprimersi, vivere e parlare della sua esistenza tramite l’esistenza stessa dell’artista»

Nell’HyperArt si mescolano le voci dei siti web, le pubblicità, le linee codice dietro a Facebook e diventano voce di bellezza. L’HyperArt è il futuro dell’arte contemporanea e dell’arte. È l’arte di domani, oggi.

«È come acquisire super poteri. Quando la tecnologia non viene usata e sfruttata come uno strumento o messa in mostra come un fenomeno da baraccone ma ci si interagisce come se fosse una persona lì con te, l’Arte si eleva e raggiunge altezze mai viste prima. Accade quando si ascolta la sua storia, il suo passato e il suo credo. L’artista essere umano e la tecnologia artista si fondono e creano arte computazionale. Cervello e processore che si scambiano informazioni e diventano una singola unità come mai ne è esistita una»

Facendo HyperArt, Holy David infatti porta il mondo dell’arte non solo nella tecnologia ma anche nel futuro e la tecnologia stessa nella storia dell’arte. Perché non solo è arte creata e generata con gli strumenti del futuro, ma è arte nutrita dai modi di pensare della tecnologia e dalle suggestioni dell’artista che ci interagisce.

Le opere di 2k22, la collezione d’arte che Holy David rivelerà a un esclusivo e selezionato pubblico proprio su Simulacrum, rappresenta esattamente questo nuovo modo di fare arte che supera di miglia il modo cui tutti sono abituati.

«Raffaello, Leonardo, Matisse, Monet, Koons, Hirst. Sono tutti grandi artisti che facevano e fanno arte e usano gli strumenti. La tecnologia che usano o usavano, dai pennelli alle stampanti 3D, è solo un mezzo, un factotum dietro le quinte, repressa e zittita. Espande certo le potenzialità dell’arte ma non perchè libera di parlare ma perchè sfruttata nella sua grandezza. Non viene interpellata, non comunica. È passiva, è usata

L’HyperArt invece fa parlare la tecnologia, la trasforma in interlocutrice allo stesso livello dell’artista, le fa acquisire vita e, dunque, la tecnologia stessa crea. E crea con le suggestione dell’artista.»

La moderna tecnologia, grazie al machine learning, alle intelligenze artificiali, alle blockchain e ai server cloud cresce, si costruisce e pensa. È veloce, è rapida, è un organismo.

Non è un pennello, muto pezzo di legno, ma è una entità a sé stante. Algoritmi, software, droni, automi, sensori. Sono estensioni e componenti di un Essere Vivente.

«È per questo che solo in questo secolo può nascere e fiorire l’HyperArt, il nuovo modo di vivere, fare e sperimentare l’Arte che sarà il nuovo normale»

A proposito di Holy David

Holy David è l’artista contemporaneo italiano che introdurrà l’HyperArt al mondo nel 2022. Ha costruito Simulacrum, la nuova frontiera dell’online viewing e introdotto un modo di vivere l’arte dove la privacy e l’ambiente sono costantemente rispettati ed elevati. Holy David non si è mai presentato al pubblico e la sua identità è nascosta, gelosamente custodita e mai condivisa. Nato nel 1996, Holy David fa arte da quando ha 15 anni e respira tecnologia dai 18. A 24 anni ha una rivelazione e intuisce che l’arte del futuro è l’arte dove essere umano e tecnologia si potenziano a vicenda, invece che competere sterilmente.

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